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Scopri l’inaspettato mentre studi all’estero!

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Il semestre scorso, ho visto il pollice di Galileo!

Quando sono entrato nel Museo Galileo a Firenze, in Italia, mi aspettavo di vedere i telescopi e forse alcuni reperti della vita di Galileo.  La cosa che non mi aspettavo di vedere, invece, era lui. Il celebre astronomo e’ sepolto nella Basilica di Santa Croce, insieme a Michelangelo e a Machiavelli, quindi, sono rimasto scioccato quando ho scoperto una piccola urna di vetro con dentro delle ossa e una targa che aveva su scritto: “Indice e pollice della mano destra e un dente di Galileo.” A quanto pare, quando il corpo di Galileo fu trasferito a Santa Croce, alcune delle sue appendici furono asportate. Questa e’ solo una delle cose sorprendenti che ho visto mentre studiavo all’estero il semestre scorso.

Studiare all’estero è il miglior modo di trascorrere un semestre.  Il semestre scorso, mentre vivevo a Firenze, ho incontrato persone da tutto il mondo – dal South Dakota alla Spagna.  Ho esplorato una chiesa vecchia di mille anni e reggie Rinascimentali. Ho mangiato la pizza a Napoli, il luogo d’origine della pizza! Però, non e’ sempre facile frequentare la scuola in un’altro Paese.  Ho affrontato tante difficoltà nell’adattarmi alle lezioni lunghissime ( due ore e mezza) e avevo molta nostalgia di casa e della mia famiglia.  

Poiché Firenze e’ una citta’ turistica, ho fatto fatica a trovare la “vera” cultura italiana.  Ho dovuto lavorare duramente per vivere l’esperienza all’estero come volevo davvero che fosse.  Ma questi sforzi sono stati ripagati perché mi trovavo in un ambiente nuovo – un ambiente impegnativo; come il sociologo Charles Horton Cooley ha detto: “Allontanarsi dal proprio ambiente lavorativo è, in un certo senso, allontanarsi da se stessi; e questo è spesso il vantaggio principale di viaggiare e cambiare.” Nonostante le difficoltà che ho incontrato, il mio semestre all’estero è stato il semestre più memorabile di tutta la mia carriera universitaria.

Circa 1,200 sui 21,700 studenti universitari dell’Università del Massachusetts – ovvero il 5.5 percento – studiano all’estero ogni anno, ed è probabile che questo numero aumenterà nei prossimi anni. Però, la maggioranza degli studenti universitari trascurano l’opportunità di poter unire il viaggio alla scuola.  Per alcune persone studiare all’estero è l’esperienza migliore della loro vita. Quindi, perché le persone scelgono la città di Amherst piuttosto che Amsterdam o Atene?

Uno dei motivi potrebbe essere il costo di questa esperienza, che può risultare intimidatorio.  Un semestre all’estero in media puo’ costare circa $18,000, anche se i costi possono cambiare a seconda del programma e della città in cui si va, e a ciò si aggiungono anche il costo del biglietto e i giri turistici che lo studente decide di fare. Inoltre, a volte, agli studenti non è permesso lavorare mentre studiano all’estero, e questo può creare dei problemi. In ogni caso, alcuni programmi di studio all’estero sono comunque più economici di un semestre a UMass, specialmente per gli studenti non residenti nello Stato del Massachusetts.  Tuttavia, un normale aiuto finanziario può essere richiesto per studiare all’estero e ci sono tante borse di studio e prestiti che possono rendere più facile pagare il viaggio.  

Inoltre, molte persone temono che scappare in un’altro paese per un semestre impedisca loro di frequentare i corsi necessari, ma cio’ dipende dal programma e da ciò che offre la scuola straniera; i corsi necessari possono essere offerti e possono soddisfare i requisiti accademici.  Gli obblighi del campus, come lo sport e i club possono, inoltre, dissuadere gli studenti. In quel caso, gli studenti possono provare a pianificare il loro studio all’estero per la bassa stagione o scegliere di dare la priorità ai viaggi anziché ai club.

Non tutti riescono a trovare i soldi o il tempo per poter studiare all’estero, però, molti di questi ostacoli possono essere superati e coloro che possono permettersi di studiare all’estero dovrebbero farlo.  

Con meno lavoro e la libertà di poter viaggiare, mi sono divertito molto mentre studiavo all’estero. Spero che in futuro, molto più del 5.5 per cento degli studenti a UMass vada all’estero.

Se volete più informazioni sul programma per un semestre o un anno all’estero, contattate l’Ufficio Programmi Internazionali (IPO).  

Se vai all’estero, non sai mai il pollice (parlando metaforicamente) di chi puoi trovare!

Joe Frank e’ un colonnista del Collegian e puo’ essere raggiunto a  jrfrank@umass.edu.

Alessia Guglielmi e’ una traduttrice del Dipartimento di Italiano e puo’essere raggiunta a aguglielmi@umass.edu. 

Eleonora Pellicano e’ un’editrice del Dipartimento di Italiano e puo’ essere raggiunta a epellicano@umass.edu


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